Il Bello & la Bestia: the real story...

Questo post è ispirato ad una storia vera (la mia, come sempre!).

Frequentavo ancora l’università ed ero barricata in casa per preparare l’esame di Diritto commerciale (così tanto impegnativo che l’unico esame che ti consigliano dopo è quello…del sangue!). Umore a terra, pila di libri sul tavolo, tapparelle abbassate e abbigliamento “comodo”. 

Praticamente, una scena da film horror!

Senza alcuna vergogna, voglio puntualizzare cosa intendo esattamente per (mio) abbigliamento “comodo”:

• t-shirt “Grifonissima 1998” (i perugini la conoscono bene…);
• pantalone ampio color celeste pastello (del pigiamone, naturalmente);
• infradito fluorescente;
• e per finire, super pinza metallizzata aggrappata ai capelli (il vero tocco di classe!).

Cioè, della serie “so’ arrivati gli alieni!”

Ovviamente io (l’alieno) mai e poi mai avrei potuto immaginare di ricevere, proprio quella mattina, la visita del fisioterapista di mia nonna.

E, soprattutto, non conoscendolo, mai e poi mai avrei potuto immaginare che il medesimo fisioterapista avesse proprio quell’aspetto…

Moro, occhi chiari, abbronzatissimo, fisico perfetto e vestito in modo fashion: do you know “figo da paura”???!!!

Nel millesimo di secondo a mia disposizione (tra il suono del campanello e l’apertura della porta), le uniche due cose che sono riuscita a fare per contenere il più possibile i danni (auto-arrecati al mio aspetto) sono state: sostituire la t-shirt “Grifonissima 1998” con quella “Grifonissima 1999” (che me pareva più moderna!) e gettare in aria quell’antiestetica pinza!!

Due giorni dopo in discoteca.

A distanza di meno di 48 ore, ribecco il tipo in discoteca.

Lo so da sola che, anche se truccata e ben vestita, non vengo automaticamente scambiata per Monica Bellucci ma, rispetto alla performance casalinga, qualche cosetta l’avevo migliorata!

Io: “Ciao!!!”

Lui: “Ci conosciamo??”

Io: “Ah. No.”

Morale della storia: quando hai toccato veramente il fondo, puoi solamente risalire!