giovedì 20 settembre 2012

# se # allora


Se hai in mano la tazzina del caffè bollente e sei lì lì per starnutire

Se esci di casa a metà settembre con una camicia e un cardigan leggero e ti accorgi, troppo tardi, che la temperatura è improvvisamente la stessa del 20 gennaio

Se qualcuno ti dice con aria stupita: “Mi avevi inviato un sms??? E no! Impossibile! Non mi è arrivato!” (perché si sa che gli ingegneri della Nokia, in fondo in fondo, sono degli incompetenti)

Se oggi è già domani (e fortunatamente ci sei arrivato)

Se i “disinfettati musicali” ti guardano come se avessi la peste perchè non conosci i FracazzTownBridgeOnTheBoard e canti ancora Mille giorni di te e di me di Baglioni (che troppo devono suonare i FracazzTownBridgeOnTheBoard per vendere i dischi che ha venduto Baglioni)

Se desideri rallentare il tempo perchè in quel tempo hai tutto ciò di cui hai bisogno, magari racchiuso in un corpo accanto

Se usi la parola crisi per vivacizzare le idee delle persone e non per immobilizzarle

Se accendi la tv pubblica e il top della notizia è Kate in topless

Se “La poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve” (e cito quel genio di Troisi ne Il Postino)

Se finalmente trovi un lavoro, uno di quelli regolari, uno di quelli in cui ti pagano con soldi veri e non con le banconote del Monopoli

Allora hai delle valide ragioni per far scivolare sulla bocca la leggerezza di un sorriso. 

mercoledì 12 settembre 2012

Se la matematica non è un'opinione



RINUNCIO IMMEDIATAMENTE:

al 10% della mia inattitudine alla frivolezza (devota, come sono, all'infallibilità);

al 15% della sensazione rassicurante che la mia faccia "da brava ragazza" trasmette sempre, a chiunque;

al 20% di convinzione testarda che gli uomini siano come le cialde del caffè Lavazza, "A Modo Mio";

al 10% della mia educata reverenza verso il prossimo (che comporta frasi tipo: “Spero di non disturbare”, “Oh scusami tanto”, “Accidenti non volevo, quanto mi dispiace”…posto che in parecchi ancora si devono dispiacere per me);

al 30% del “generatore mentale di paranoie mascherate da problemi seri”, dislocato in qualche zona amena della mia scatola cranica;

al 10% di diplomazia nel mantenere inalterato ogni genere di rapporto interpersonale (diplomazia che mi succhia dalle arterie gran parte delle energie quotidiane).

al 5% della puntualità agli appuntamenti che tanto mi tocca sempre smanettare con il cellulare nell’attesa degli altri;

PER AVERE IN CAMBIO:

il 100% di uno sfrenato e spudorato senso del “quando-sto-bene-io-stanno-bene-tutti”. E ‘sticazzi!

(Spero solo di aver fatto bene i conti…)

lunedì 10 settembre 2012

(mai) Senza Parole!



Quante volte vi è capitato di esclamare: “Sono senza parole!”.
A me tantissime.
Lo dico quando qualcosa che non mi aspetto mi sorprende, mi si catapulta addosso lasciandomi cerebralmente impotente.
Poi, però, penso a quei signori che hanno tanto faticato per riempire di inchiostro le migliaia di pagine del vocabolario della lingua italiana. Penso alle loro menti zelanti e me li sento tutti sulla coscienza.
Il lessico comune è composto da circa 47.000 vocaboli.
Ergo, è matematicamente impossibile – nonché  vietato per rispetto di Tullio De Mauro & company – rimanere senza parole!

Detto ciò, sceglierò alcune situazioni-tipo e vi dimostrerò che c’è sempre una parola per tutto…

Situazione 1
Arrivate in una piazzetta dimenticata dal mondo, a un paio di km dal centro storico. Parcheggiate la vostra auto all’interno delle strisce blu, vi dirigete al parchimetro e scoprite che la tariffa oraria è pari ad 2 euro e 60! 
Siete senza parole? Eh no...
La parola c’è ed è: FURTO (s.m. sottrazione fraudolenta di oggetti altrui per trarne un utile personale)

Situazione 2
Amate con devozione il vostro partner e gli riservate il 99% delle vostre energie mentali, motivazionali ed emotive e ricevete in cambio solo lo 0,7% delle sue. 
Siete senza parole? Eh no...
La parola c’è ed è: TRONCATRICE (s.f. macchina a lama o a disco abrasivo per tagliare trafilati…ma dice che funziona anche per gli arti umani…)

Situazione 3
Avete sudato una laurea in legge, avete donato due anni della vostra vita alla pratica forense, avete pure superato brillantemente l’esame per diventare avvocato e scoprite che il lavoro che vorreste fare nella vita è lo speaker radiofonico
Siete senza parole? Eh no...
La parola c’è ed è: CHECKUP (s.m. serie di accertamenti clinici cui può essere periodicamente sottoposta una persona per avere un quadro completo del suo stato di salute)

Situazione 4
Vi accorgete di vivere in una società in cui le persone sono puntuali agli appuntamenti, gentili sempre (e non solo quando hanno bisogno di voi), educate, serie, affidabili, riconoscenti e coerenti (sì è sì, no è no, oggi è oggi). 
Siete senza parole? Eh no...
La parola c’è ed è: MIRACOLO (s.m. fatto che si ritiene dovuto a un intervento soprannaturale, in quanto supera i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere o va oltre le possibilità dell’azione umana).

Concluderei così.
Se questo post fosse una canzone sarebbe una delle migliori di Vasco...

“e ho guardato dentro un’emozione
 e ci ho visto dentro tanto amore
 che ho capito perchè non si comanda al cuore
 e va bene così, senza parole”
 (Senza Parole, 1994)