Da quando ho l’iPhone non potete capire quanto mi sento
moderna, giovane e al passo coi tempi.
Un passo “zoppo”, via, perché quest’aggeggio è intuitivo per
tutti tranne che per me!
Ho avuto bisogno di vari tutor
che facilitassero il mio apprendimento e mi guidassero nella scoperta del
variegato mondo delle app.
Ed ho notato che ce ne sono alcune eccezionali ed altre veramente
allucinanti (tipo quella che ti misura la
febbre o quella anti panico per chi ha paura di volare – cioè il passeggero può ascoltare la voce di un
terapeuta e calmarsi – …words fail me!).
Ciò nonostante, io temo che alla genialità tecnologica di
Apple qualcosa sia sfuggito e che non è proprio esatto lo slogan “C’è un’app per tutto”…per qualcosa, infatti, non c’è.
Esempi.
Non c’è un’app
per superare la prova costume senza dover rinunciare a pasta, pane, pizza,
nutella e bevande gassate.
Non c’è un’app
per trasformare in tatto certi pensieri.
Non
c’è un’app per far sì che la tv si accenda da sola quando tu ti sei appena distesa sul divano e ti accorgi che pure il telecomando è ben disteso sul
tavolo della cucina!
Non c’è un’app per
rendere consapevoli certi soggetti che la loro presenza sulla terra non è per
nulla indispensabile alla sopravvivenza della specie.
Non c’è un’app per tonificare pancia, cosce e glutei con un
semplice touch e senza neanche bisogno
della tuta.
Non c’è un’app per aumentare
automaticamente le cifre del mio conto corrente alla fine di ogni mese.
Non c’è un’app per sincronizzare l’amore
di coppia: del tipo, ci amiamo entrambi - ci amiamo entrambi tanto - ci amiamo entrambi
tanto e adesso.
E, infine, non c’è un’app per far capire a tutti noi “iphone entusiasti e dipendenti”,
che non sarà mai un telefono intelligente a renderci più socievoli e più
connessi con il mondo ma solo la spinta racchiusa nel nostro cervello!
N.B. ora le inventeranno tutte e non me daranno neanche 1 euro di diritti...! APP.unto!