Il Top del Top del peggio

La cosa ha dell’incredibile ma anche la sottoscritta – al pari di scrittori e  bloggers “veri”– ha dei fedelissimi lettori.

Ancor più inverosimile potrà sembrare il fatto che, tra tali lettori, ci siano anche soggetti con un cognome diverso da Santilli e con un passato non necessariamente incrociato con quello della sottoscritta: in sintesi, a leggermi non sono solo ed esclusivamente i parenti e gli amici più stretti!

Ed allora, soprattutto in favore di questa nuova “fetta di pubblico” ( Chiara sei ridicola…), sento la necessità di raccontarmi meglio e di farmi conoscere in modo più approfondito.

Ho deciso di iniziare con un elenco (lo fanno Fazio e Bonolis in tv, io replico nel blog) delle cose che proprio non sopporto, quelle che mi fanno perdere la pazienza in un nanosecondo e che si sono nel tempo dimostrate assolutamente incompatibili con il normale funzionamento del mio sistema nervoso.

Ecco la mia personalissima Top Fifteen di ciò che detesto. L'ordine è puramente casuale...

• Occupare il posto riservato ai disabili pur avendo un’agilità da far invidia a Fiona May
• La clessidra che compare sullo schermo del computer quando non risponde ai comandi
• Chi ti consiglia di lasciar perdere ancora prima che tu abbia cominciato
• I ciclisti che occupano l’intera corsia di marcia e se gli suoni ti guardano pure seccati
• Chi da Perugia si trasferisce a Milano e dopo neanche 15 giorni parla già il “milanèèse”
• Quelli che organizzano grandi eventi di beneficienza e poi si dimenticano di avere un paio di anziani in casa da accudire
• Gli sprechi della pubblica amministrazione
• Chi, guidando sotto l’effetto di alcol o droga, uccide qualcuno ma il carcere non lo vede neppure in fotografia
• La maleducazione e l’arroganza di certi esseri umani
• Chi si attacca al clacson dell’auto non appena scatta il verde del semaforo
• Le telefonate alle otto di sera (mentre hai appena addentato il primo boccone della tua cena) per venderti internet, cordless, pc, chiavetta e filippino personalizzato incluso, a soli nove euro e novanta
• I palati raffinati che si nutrono solo di nouvelle cuisine e se gli dici “porchetta” pensano sia una parolaccia
• Chi, impunemente, ruba i risparmi di persone che hanno lavorato una vita
• La gente che si piazza dietro il giornalista del tg mentre annuncia macabri fatti di cronaca (e, naturalmente, sorride e saluta a casa)
•  Chi, convinto di esserne l’unico depositario, deve per forza insegnarti la difficile “arte dello stare al mondo”

Ora, la maggior parte di queste cose sarà detestata da molti e non solo da me.

E sinceramente me lo auguro perché, quasi tutte, consistono in basilari regole di civiltà violate, ogni giorno, con facilità disarmante.