giovedì 5 maggio 2011

Caffè&Corrida





Colazione al bar.
Ordino un caffè, in piedi davanti al bancone.

Entra una ragazza alta circa 1,05 mt che si frappone, senza nessun indugio, tra me ed il bancone.
Io, che sono un tantino più alta, mi trovo con il viso piegato sulla sua folta chioma castana.
La tazzina di caffè è pronta sul bancone: allungo il braccio sopra di lei, afferro la tazzina e le bevo praticamente in testa. 
Io non mi sposto di un millimetro e neppure lei, che continua a rimanere incastrata in quello spazietto come se 
io non esistessi.

La ragazza inizia a parlare (con il barista):

Non poi capì che m’è successo. Me so’ iscritta alla Corrida! (è della zona…)
Io manco ero d’accordo, ha insistito la mi’ mamma.
M’ha iscritto lei (più o meno come le aspiranti miss Italia).
Però alla fine è andata bene: ho vinto un PROSCIUTTO!!
So’ contenta, ma certo, era meglio se vincevo UN FREGO … (“ragazzo piacente”, per chi non fosse di Perugia)

Morale della favola – che ho provato a scrivere ma che in realtà dovrei mimare – è:

Se desideri “un frego” non partecipare alla Corrida. Potresti rimanere delusa…

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