martedì 1 gennaio 2013

Per chi non s'accontenta (come direbbe Rowenta)


Credo fosse l’estate del 2003.
Guidavo la mia prima macchina, di seconda mano.
Una strada terribile, non asfaltata, impervia, ripida e piena di buche. Intorno a me il nulla.
All’improvviso sul cruscotto una spia si accende. Quella dell’acqua.
“No, cazzo!! E adesso??”
L’unica cosa che potevo/dovevo fare - per evitare di far fuori il motore - era fermarmi lì, in mezzo a quella strada in salita, in mezzo al nulla.
Poi, all’improvviso, passano due amici. Tirano fuori una bottiglia d’acqua, la versano nel radiatore e la macchina è pronta per ripartire.
Sembrava impossibile ma ce l’avevamo fatta, avete presente lo spot dell’amaro Montenegro? 
U G U A L E!

Arrivo al dunque.

  • Una spia che lampeggia.
  • Un problema, un difetto, un guasto.
  • Una soluzione.
  • Una nuova ripartenza.


Questo è l’augurio che faccio a me stessa e, se volete, ad ognuno di voi, per l’anno che è appena iniziato.
Che nel bel mezzo della vita, e senza alcun preavviso, una spia si accenda per segnalarci ciò che non va, ciò che è da cambiare o da aggiustare o da invertire o da resettare.

Perché ci sia sempre qualcosa di nuovo e di meglio da desiderare.

È il bisogno che si placa, non il desiderio. 

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