lunedì 13 giugno 2011

Acciaio

Stavo guardando una di quelle rubriche del telegiornale dedicate ai libri.
Parlavano di una certa Silvia Avallone, autrice giovanissima che con il suo romanzo d’esordio aveva guadagnato il secondo posto al Premio Strega 2010.
Acciaio, il titolo del libro.
Bello questo titolo - mi son detta - e poi sarà, ma a me il “secondo posto” suscita interesse a prescindere.

Acciaio è una storia. 
Una storia potente e penetrante, raccontata come piace a me.
Quando leggi un libro e ti immagini tutto, quando riesci a vedere i personaggi e i loro corpi, quando sei pure capace di riconoscerne la voce, quando ti immedesimi nei loro difetti e ti perdi nelle loro emozioni, quando ti succede questo vuol dire che le parole non sono tutte uguali e che alcuni sanno mescolarle meglio di altri.



Nella mail che ho scritto a Silvia dicevo: “…l’ho trovato semplicemente meraviglioso, a tratti geniale. Una scrittura dura e dolce insieme. Un miscuglio di sentimenti che mi hanno letteralmente attraversata. Complimenti.”




2 commenti:

  1. Chiara! Finalmente ti passo a salutare qui. non ho mai tempo da dedicare alla scrittura del blog... ma sai che mondo di schizzati è quello cui appartenevi anche tu, un tempo. Un bacio

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  2. Come ti capisco! Grazie per il saluto, Ale...e trova il tempo per non "schizzarti", ti prego!!

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