venerdì 29 marzo 2013

La mia Bilancia è differente


Sono 30 anni che il mio oroscopo prevede per me un’esistenza da favola.
Inizia sempre un po’ in sordina, tentando di depistarmi con frasi incomprensibili tipo “voi della bilancia avrete Saturno nel segno dalle prime ore dell’alba poi in serata ci sarà il passaggio di Marte e Mercurio in trigono dall’acquario”, poi però tutto diventa più chiaro e rapidamente si irradiano verso l'alto innumerevoli ed eccitanti profezie.
Dopo il girovagare dei pianeti nel mio segno, infatti, la giornata di Chiara sembra volare senza freni verso il massimo successo: in amore sarò seduttiva e passionale come non mai, avrò l’imbarazzo della scelta tra il fior fiore degli uomini single (che già l’accostamento di “fior fiore” e “single” al sostantivo “uomo” una qualche – anche fioca - spia di fregatura dovrebbe accenderla in me) e nel lavoro sarò così tanto talentuosa da concludere contratti a gogò, affari milionari, progetti strategici con il contestuale apprezzamento di colleghi e subalterni. Quanto a ricchezza&salute, beh chevelodicoafare: co’sta fortuna, garantite al cento per cento! Portafogli stracolmo e zero medicine, manco un'aspirina mi serve!

Io inizio la giornata sempre così, con questa mega spinta ottimistica verso il futuro. 

Poi però man mano che il futuro preannunciato si concretizza ripenso alle stelle, le mie. 
E mi chiedo se sappiano più o meno, anche solo vagamente, che faccia ho, in quale giorno/mese/anno sono nata e magari anche a che ora (per la storia dell'ascendente). 
Perchè, poverine, anche le stelle hanno diritto di sbagliare. ...Ma così clamorosamente? 
Forse gli si è inceppato il calcolo delle previsioni? Forse Saturno e Marte hanno avuto un contrattempo? O forse...vuoi vedere...che mi stanno proprio prendendo per il culo??
Non so se avrò mai una risposta alle mie eterne domande.
Sta di fatto che la mia bilancia non è quasi mai in equilibrio. Che la realtà non è quasi mai il riflesso delle mie (o altrui) pianificazioni. Che l’oroscopo è la tentazione, divertente e frivola, di non attribuire a noi stessi la responsabilità di ciò che accade. Che certe cose (e certe persone) piacciono di più finchè ci limitiamo ad immaginarle, che non quando le conosciamo veramente.
Giorno dopo giorno. Previsione dopo previsione. 


Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.
(Banana Yoshimoto)

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