sabato 23 febbraio 2013

Pochi decimi di secondo


Stavo guardando una gara di discesa libera in tv. 
Un italiano, Christof Innerhofer (dal nome non sembrerebbe ma è altoatesino doc), ha vinto a Garmisch – Partenkirchen  fermando il cronometro sul tempo di 1’37’’83
Cioè in pratica questa specie di “omino a motore” è venuto giù da una collina in poco più di un minuto e mezzo. 
La velocità che può generare un essere umano è strabiliante. 
Chiunque, anche senza avere gli sci agganciati ai piedi, può lanciarsi in discesa libera senza farsi afferrare dagli altri. 
Ci vuole concentrazione, talento e coraggio. 
Chi corre sulla propria pista, scivolando sopra i dossi e aggirando i dislivelli, ha la leggerezza della libertà e il peso della propria forza muscolare. Mentre segue la sua traiettoria, porta con sé le paure, i sentimenti, le ferite, le gioie, i desideri. 
E corre riducendo l’attrito con l’aria. 
E corre, quasi sempre, con il timore e la speranza di essere raggiunto. 
Che, a volte, per la vittoria bastano giusto la volontà e pochi decimi di secondo. 

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