mercoledì 12 settembre 2012

Se la matematica non è un'opinione



RINUNCIO IMMEDIATAMENTE:

al 10% della mia inattitudine alla frivolezza (devota, come sono, all'infallibilità);

al 15% della sensazione rassicurante che la mia faccia "da brava ragazza" trasmette sempre, a chiunque;

al 20% di convinzione testarda che gli uomini siano come le cialde del caffè Lavazza, "A Modo Mio";

al 10% della mia educata reverenza verso il prossimo (che comporta frasi tipo: “Spero di non disturbare”, “Oh scusami tanto”, “Accidenti non volevo, quanto mi dispiace”…posto che in parecchi ancora si devono dispiacere per me);

al 30% del “generatore mentale di paranoie mascherate da problemi seri”, dislocato in qualche zona amena della mia scatola cranica;

al 10% di diplomazia nel mantenere inalterato ogni genere di rapporto interpersonale (diplomazia che mi succhia dalle arterie gran parte delle energie quotidiane).

al 5% della puntualità agli appuntamenti che tanto mi tocca sempre smanettare con il cellulare nell’attesa degli altri;

PER AVERE IN CAMBIO:

il 100% di uno sfrenato e spudorato senso del “quando-sto-bene-io-stanno-bene-tutti”. E ‘sticazzi!

(Spero solo di aver fatto bene i conti…)

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