- che lo stile è la fisionomia dello spirito (Schopenhauer)
- che c'è chi ha i miliardi e chi miliardi di idee
- che ciò che trascuri diventa di qualcun altro
- che il barometro dei nostri successi è al 99% sballato
- che tra il dire e il fare c'è di mezzo la chat di whatsapp
- che i baci non sono mai troppi e nemmeno le carezze, gli abbracci e gli sguardi in profondità
- che si può scegliere se vivere o tirare a campare (con un Campari, magari!)
- che ti innamori se ti capita ma ami se ti ci dedichi
- che chi ha il pane non ha i denti e viceversa
- che per fare una famiglia serve un cofinanziamento, un possedimento e un conto corrente. E se poi c'è anche l'amore, ben venga!
lunedì 29 aprile 2013
Alla fine è sempre vero...
domenica 7 aprile 2013
Sfaticata
Oggi il mio sforzo si limita al Ctrl c - Ctrl v
Oggi le parole me le presta Jack Kerouac, da On the road.
A quel tempo danzavano per le strade come pazzi e io li seguivo a fatica, come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano, perché le uniche persone che esistono per me sono i pazzi. I pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra. E tutti fanno “Oooooh!”
Che la strada sia con me. E con tutti voi.
mercoledì 3 aprile 2013
Da consumarsi preferibilmente entro
L'obsolescenza pianificata.
Ovvero quella politica strategica
di non far durare in eterno i beni di consumo.
Io fabbrico un frullatore, uno
smartphone, una lavatrice, una lampadina e ci imprimo una data di scadenza.
Quando quella data arriva, il bell'oggetto moderno ti muore tra le mani.
E non
lo puoi riparare, no.
Devi fiondarlo nel cestino (facendo attenzione alla
differenziata) e ricomprarne uno nuovo.
Non ci sono pezzi di ricambio (il fabbricante non li ha previsti) né mani tanto abili da poterlo accomodare.
Gioco finito. Game over.
Le logiche del mercato. La policy
del consumo.
Il ricatto dell'esistenza.
Perchè una scadenza c'è per
tutto.
Per la bellezza.
Per il latte nel
frigo.
Per la pazienza.
Per la bolletta del gas.
Per l'attesa.
Per il giorno
prima di oggi.
Per il desiderio che resta pensiero senza prendere una forma.
Eppure ci si rinnova così.
Imparando dagli oggetti.
Buttandosi via e riacquistandosi
ogni volta.
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