Se per caso finisse il mondo vorrei (prima):
- Mangiare almeno un paio di falafel vegetarian a Paris (da King Falafel Palace, naturalmente!)
- Sostituire la protagonista dell’ultimo spot pubblicitario del profumo di Roccobarocco, al fine di provarci spudoratamente con ciascuno dei 4 strafighi mori seduti al tavolo
- Noleggiare un caterpillar e schiacciare tutte le auto parcheggiate in seconda fila, ma con le quattro frecce lampeggianti, davanti a – nell’ordine – bar, tabacchi, ricevitorie, edicole, alimentari, uffici postali, scuole primarie e secondarie
- Entrare “nei peggiori bar de Caracas” e scolarmi alla goccia una cassa di Pampero
- Andare ad un concerto di Lauryn Hill e iniziare a gridare (tipo ‘na matta) sulle prime note di Tell Him
- Scomporre il mio carattere come fosse un'equazione, portando dietro le parentesi, moltiplicando i pregi coi difetti e sottraendo i limiti e le ansie
- Fare un corso di massaggi thailandese, con un thailandese, possibilmente alto e muscoloso
- Imparare a baciare al di là delle labbra
- Alzare il braccio e parlare dopo che il prete ha ammonito “Chi è a conoscenza di qualche impedimento per il quale quest’uomo e questa donna non dovrebbero unirsi in matrimonio, parli ora o taccia per sempre” (…ma giusto così, per fa’ uno scherzo!)
- Non essere più preoccupata di perderti ma godermi l’occupazione di averti, giorno dopo giorno, a tempo indeterminato