lunedì 4 giugno 2012

Earthquake (giusto un paio di riflessioni)



L'Italia trema.
L'Italia ci fa ballare. Di paura.
Secondo me l’Italia ha un cervello. E pensa.
Pensa anche lei al suo futuro incerto e si muove. Si agita. Dondola.
Solleva lo sguardo e osserva chi le salta sopra con poco rispetto. Chi la usa come fosse un bidone della spazzatura. Chi la crede resistente abbastanza da appoggiarle sopra case e fabbriche da quattro soldi. Chi la sbeffeggia alle spalle come un amico infedele. Chi impedisce che i suoi figli più giovani siano orgogliosi di lei e li costringe ad andare altrove. Chi permette che tutti, indistintamente e senza regole, la possano calpestare.
Siamo un popolo strano. Per nulla abituato ad imparare dagli errori.
Sappiamo che basterebbero piccole accortezze per evitare grandi tragedie ma a noi checcefrega? Noi ci penseremo più in là.
E voi che esagerate, che vi inventate regole e regolette, che volete prevenire, voi sì…porterete mica un po' sfiga?
Noi siamo bravi. Bravi ad arrivare un attimo dopo e quasi mai un attimo prima.
Poi però è vero, sappiamo essere efficienti e generosi.
Come noi, nessuno al mondo.
Ma sempre in ritardo. 
Più comoda la miopia che la lungimiranza.
Tanto noi, poi, facciamo le inchieste…

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