mercoledì 14 marzo 2012

La fenomenologia dell'essere un tipo


Premessa.
Mi imbatto casualmente nel vocabolo “fenomenologia” non sapendone con esattezza il significato.
Lo cerco per curiosità e scopro che indica lo studio dei fenomeni quali si manifestano all’esperienza nel tempo e nello spazio.
Bello ‘sto concetto. Me lo prendo e ci intitolo il prossimo post.
Anche perché è attinente a ciò di cui voglio parlare.

Io un pochino fenomeno mi sono sempre sentita.
“Ecco, questa adesso si è gasata, dice quattro parole nell’etere e si crede chissà chi. Mo’ fenomeno lei!”
Ovvio che no! Non in questo senso!
Fenomeno come tutto ciò che è suscettibile di osservazione e considerazione.
Oh, guardate che crescere con i capelli rossi e le forme “in evidenza” (e qui decisamente mi contengo) agevola parecchio la “manifestazione verso l’esterno”! Non scherziamo!
Comunque, oggetto di tale studio fenomenico NON è mai stata la mia bellezza.

Perché io non sono bella. Io sono un tipo.

Ricordo perfettamente il primo ragazzo che mi ha gentilmente rilasciato questa dichiarazione (“un tipo” anche lui, mica Brad Pitt!): «Chiarè, cioè, perché tu, cioè, comunque, alla fine, non è che se po’ dì che se’ brutta. Cioè, tu, se po’ dì che se’ … (Allora…SONO???)… cioè SE’ ‘N TIPO!»
Proprio così ha detto! Face to face, vis à vis!
Io adesso ci faccio una risata, ma – ai tempi – questa frase masticata insieme alla gomma americana mi ha provocato turbe e tribolazioni non indifferenti!
Perché, da allora, il mio cervello ha cercato di nutrire di un qualche significato plausibile l’espressione “essere un tipo”.
Perché il “tipo” è un esemplare di qualcosa che è molteplice, un campione di una produzione di serie, diciamo così.
«Quindi io che sarei?», ho iniziato a domandarmi.
Un tipo di pasta? Un tipo di birra? Un tipo di macchina? Un tipo di virus? Un tipo di shampoo?
Un tipo di che???
Okay, è vero. Le belle hanno i lineamenti del viso che sembrano disegnati da Monet mentre i miei sembrano i primi tentativi di uno che si è appena iscritto al liceo artistico; le belle hanno le caviglie sottili come quelle di Barbie mentre le mie sono più come quelle di Ken; le belle hanno lo sguardo profondo con un solo battito di ciglia mentre se io sbatto le ciglia è perché ho qualcosa dentro l’occhio.
Okay. E quindi???
Io sarei un tipo difettoso di donna, tipo i jeans fallati con i bollini arancioni sulle tasche scucite?
Ebbene, la risposta alle mie ataviche domande giunge proprio dalla rete.
Più precisamente, dall’Oracolo di Delfi dei giorni nostri: Yahoo Answers!
Infatti, alla domanda “cosa vuol dire essere un tipo”, un certo “Lupakkiotto” risponde:
“Che non sei né un cesso né un figo. Insomma, a qualcuno nel mondo prima o poi andrai a genio”

(Lupakkiotto TI AMO!!!)



11 commenti:

  1. o chià tu sei assolutamente....IL MIO TIPO...i mio tipo di birra...la roscia!!!! ah ah ah te lovvo!!!! Elisina

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  2. E' già tanto che non ti ha detto: "SE' 'NA TIPO" (autovettura degli anni '80 prodotta dalla FIAT) ahahahah :) ciao...bbbella....ah scusa....niente bella...ciao Fenomeno. Un bacio...dal tuo nuovo manager/sguattero/public relations/addetto stampa o quant'altro.... :)

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  3. E tu vorresti risolvere così, in poche elucubrazioni, l'annoso problema dell'inferenza dei tipi? Lo sai sì che se davvero lo risolvessi i robot prenderebbero il dominio sugli umani?

    Meglio restare un tipo indefinito...

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    1. No beh, pretendevo molto meno!!
      Però tipi "indefiniti" MAI!!!
      Un saluto!

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  4. Guardala così: l'alternativa ad essere un tipo è... non esserlo!
    Non mi sembra meglio, anzi. Preferisco essere qualcuno o qualcosa (come affermazione della mia personalità e della mia esistenza) che non essere (come mancanza di carattere o assenza di qualità).
    Rivaluta gli studenti appena iscritti al liceo artistico: il loro talento non ancora omogenizzato o uniformato al pensiero comune può (sottolineo può, non montarti la testa) portarli al capolavoro al primo tentativo. Magari fuori tempo, fuori sincrono.
    Come capita di sentirsi, a volte.

    Cmq rimani un BEL tipo.

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    1. Non c'è molto da aggiungere ad un concetto così interessante!!
      Ringrazio per il "bel tipo" :-)

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  5. Chiaretta...tipo...fenomenologia...diciamo che sei una bella topah...e qui, al top della mia cavalleria, alzo il mignolo ;-)

    ps- lo sai che ti voglio bbbene!
    (il tuo -l'unico- pilota preferito)

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    1. pps-é semre un piacere leggerti...

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    2. Anch'io ti voglio straBBBene!!! Mio unico adorato pilota!!!! Grassssie (come dici te...)

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  6. Hahaha cercavo su Google il significato di questa frase che mi ha detto una brutta, approfittando del mio scarso italiano. Mi piace.

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