Io e lo sport: una storia lunga.
E piuttosto complicata.
La si potrebbe paragonare a quelle storie sentimentali che nascono da un colpo di fulmine, all’improvviso: lui e lei si incontrano, si scambiano uno sguardo d’intesa e già si amano alla follia. E allora iniziano a frequentarsi ogni giorno, si assorbono completamente, finchè – sempre all’improvviso – si scoprono diversi, estranei, due ingredienti per nulla amalgamabili.
Io lo sport ho provato ad amarlo, lo giuro!
Posso affermare, senza timore di essere smentita, di aver quantomeno iniziato tutte le discipline sportive elencate dal CONI (escludendo solo le arti marziali ed il tiro con l’arco). Dalla danza al tennis, dalla ginnastica (nella doppia versione ritmica ed artistica) al nuoto, dal ping pong al calcetto (ebbene sì, ho provato anche quello).
Ma l’esperienza in palestra, beh quella è stata davvero indimenticabile! Carica e decisa come non mai, ho subito optato per l’abbonamento trimestrale e per il full immersion nella sala attrezzi (che già solo l’idea mi faceva sentire tonica). Dopo un pomeriggio intero di glutei, addominali, interno coscia e polpacci son tornata a casa che camminavo come Ufo Robot e la mattina dopo, per farmi alzare dal letto, sono dovuti intervenire i volontari del 118.
La palestra ha segnato la fine di ogni mio tentativo di pratica sportiva.
In realtà, però, da qualche tempo nutro un certo interesse per il percorso verde.
Ci vado spesso: una bella corsetta (che, al secondo metro, si converte in “camminata veloce”), una sana boccata d’ossigeno ed uno sforzo fisico decisamente contenuto. Assolutamente perfetto!
E poi al percorso verde si incontra veramente un sacco di gente, anzi, ci sono proprio dei “frequentatori-tipo del percorso verde”. Ve li descrivo…