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sabato 19 maggio 2012

Giallo limonare o Rosso pomodoro?



Da qualche giorno il mio simpaticissimo amico Andreino ha aperto un blog di moda – e di stile – dal nome emblematicamente originale: Giallo Limonare.
Questo il link per visitarlo: http://giallolimonare.blogspot.it/
Per chi non lo conoscesse – ma saranno rimasti in 3 nel mondo – Andreino, seppur very young, è già very popular in Umbria ed è facilmente riconoscibile dal suo modo di vestire elegante, ricercato e trendy.
E poi è portatore sano di allegria, questo gli va riconosciuto!
(Ci siamo fatti una seratina a Roma indimenticabile, passata a cantare tutto il repertorio neomelodico italiano, da Gianni Togni ai New Trolls, senza sbagliare neanche una strofa…)
Ma tornando al suo blog, “Giallo Limonare” ha sì nello sfondo una vagonata di limoni, i quali però vanno intesi in senso ampio e meno naturalistico, di “love for all” per capirci.
Limone non come rimedio casalingo contro i simpatici scherzi del nostro organismo, quanto piuttosto come gesto di generosa apertura verso gli umani, anche nella dimensione ‘ndo coglio coglio…
Con questo giochetto modaiolo, però, il Prince/Lord Andreino si è guadagnato, in un paio di giorni, lo stesso numero di visualizzazioni che io ho totalizzato praticamente in due mesi (o giù di lì).

Santilli, tu che tenti di scrivere robe di concetto, qualche domandina te la vuoi fare???

Perché, parliamoci chiaro, la priorità assoluta di chi possiede un blog non è la necessità di esprimersi e raccontarsi alla moltitudine di utenti della rete ma portare la moltitudine di utenti della rete verso il proprio spazio virtuale!!
Roba che inizi a non dormirci la notte, che calcoli l’orario e il giorno più conveniente per pubblicare un post (assolutamente sconsigliati giorni festivi e domeniche), che spammi ovunque ciò che scrivi per godere non appena la linea di tendenza del grafico degli accessi si impenna verso l’alto.

Perché noi bloggers, in fondo, siamo tutti un po’ egocentrici...

Ragion per cui ho pensato che per far girare forte il contatore delle mie visite avrei dovuto prendere esempio dai bloggers di moda: studiare un outfit di tendenza, fotografarmi in una posa vagamente spontanea e commentarmi inserendo i giusti termini english …OK, PROVIAMO...

Chiara Santilli Blog versione Rosso pomodoro.


WATCH: Rolex Air King. (Regalo di papà Corrado che, a dire il vero, m’aveva promesso il cronografo Daytona ma se vede che poi ha fatto due conti e ha optato per il più economico “modello base”)
SCARF: Botteghina pakistana near Fontana di Trevi. Con 10 euro me ne hanno regalate due e io ho pensato “toh, che affarone!”. Dopo il primo lavaggio sono diventate rigide come il compensato. (Dice che anche il pakistano ha avuto il mio stesso pensiero…)
BRACELET: Mustafà, vucumpà marocchino a cui ho donato ‘sti 5 euro purchè la smettesse di farmi ombra sopra il lettino in spiaggia e di gridarmi nell’orecchio “bela, bela signorina compra tutta mia robina”
MAKE UP AND HAIR: sempre quelli dal 1999.

Giuro che se arrivo a 10.000 visite con questo post, rinuncio a tutti gli sforzi poetico-allegorico-mentali che impiego in genere negli altri!




giovedì 13 ottobre 2011

That's Life!



Succedono cose nella vita che non ti spieghi. 
E che non ti aspetti.

A titolo esemplificativo, racconterò una breve storia (ogni riferimento a fatti, luoghi e persone è puramente casuale!).

Incontri nel periodo adolescenziale (quello con l’acne giovanile, l’abbigliamento stravagante, le frasi esistenziali di Jim Morrison tra le pagine del diario) una persona che diventa la tua migliore amica, quella che senti al telefono ventitre volte al giorno, a cui racconti qualsiasi cosa (compreso il numero quotidiano di lavaggi dentali), con la quale trascorri interi pomeriggi a studiare, con cui programmi le vacanze e i fine settimana in discoteca.
Poi, più o meno all’improvviso, le circostanze della vita spostano geograficamente questo piccolo ma importante “punto di riferimento umano”: e tu ti trovi a doverne fare a meno e a dover ridimensionare le tue giornate, le cose da fare, i viaggi da organizzare, le persone da frequentare.
Gli anni passano, i ricordi sfumano i loro contorni, i lineamenti fisici si trasformano leggermente.
Ma in una domenica invernale qualunque, quella persona attraversa la tua stessa strada (come aveva già fatto anni prima).

Ed ogni distanza sembra improvvisamente accorciata.
E nulla sembra cambiato.

Morale della storia?
Non esistono cose impossibili, situazioni irrimediabili, esperienze  irreversibili.
Esistono errori che si riparano, sensazioni che si conservano e legami che si difendono da soli, anche contro la nostra stessa volontà.

martedì 16 agosto 2011

Che mondo sarebbe senza...L'Elisina! (Part 2)




Dopo "La Veros" (di cui vi ho già parlato in precedenza), ho il dovere di menzionare un’altra delle mie storiche amiche: L’Elisina.
Certo, L’Elisina è più facile imitarla che raccontarla considerato che ciò che veramente la caratterizza non è tanto quello che dice, ma il tono di voce con cui lo dice e, soprattutto, il movimento di viso&corpo che abbina ad ogni sua “perla”.
Sì perché L’Elisina, ogni volta che apre la bocca, non tira fuori dei “concetti” ma dei veri e propri “gioielli”…

Per consentire a tutti (specialmente ai lettori che provengono da zone non proprio confinanti con la media valle del Tevere) di comprenderne esattamente il significato, fornirò una efficace e puntuale traduzione di ogni sua frase di seguito elencata (una roba tipo Google Translator).

“Si ‘n ce vedi mett’i occhiali più doppi” (Se hai dei problemi alla vista, sarà bene che controlli la gradazione delle tue lenti);

Rivolgendosi a me: “Famme capì, tu stè a tre metri sul livello del Tevere e ‘n sé che èn le nutrie?? Amazzete!!” (Chiara, ma davvero non conosci quegli strani animaletti che vivono lungo le rive del fiume Tevere, nei pressi del quale si trova la tua abitazione?? Informati il prima possibile!!);

“Ieri sera m’han magnato i tafani” (Ieri sera, mentre mi godevo una serata all’aria aperta, sono stata punta da numerose zanzare);

Elisina scrive dall’India: “Di qui è tutto sacro, anche la cacca dei piccioni…ecco perché non l’arcolgono! Non posso manco da’ na manata alle vespe che me vengono addosso, chè la guida me guarda brutto! Ah gin’ bene…” (In India tutto ha un valore sacro, dagli escrementi agli insetti. La guida che ci accompagna è molto gentile e sorridente. Wow, mi trovo veramente bene!);

Elisina in una discoteca affollata, ad un tipo che per errore le dà una spinta: “Brutto ‘mbecille, se disgraziatamente m’artocchi te sguasto” (Ehi non ti preoccupare, non mi son fatta nulla! Ma se riesci a fare più attenzione ne sarei davvero felice. Al di là di tutto è stato un piacere!).

…E potrei continuare per ore ed ore! 
L’Elisina è un personaggio, ve lo posso garantire. So che “mi stira e mi ammira” ed io faccio lo stesso con lei. 
È divertente, diretta e originale…e un mondo senza Elisina?? Noiosissimo!!

lunedì 9 maggio 2011

Che mondo sarebbe senza...La Veros!?




Nell’arco di un anno solare ci sono date importanti, in cui si celebrano eventi, fatti e persone.
Penso, ad esempio, al 25 aprile (festa della Liberazione); al 2 giugno (festa della Repubblica); al 25 dicembre (Santo Natale) ed altre ancora…

Poi c’è il 9 maggio.

Alcuni fatti memorabili accaduti in questo giorno:

-          nel 1429 Giovanna D’Arco sconfigge le truppe inglesi ad Orléans;
-          nel 1946 Re Vittorio Emanuele III di Savoia abdica in favore di Umberto II;
-          nel 1955 la Germania Ovest entra nella NATO;
-          nel 1994 Nelson Mandela diventa il primo presidente nero del Sudafrica;
-          nel 1983 nasce La Veros, in arte Mary V.

Per chi non la conoscesse – e francamente la cosa mi parrebbe grave oltre che impossibile – La Veros si afferma prima come “ragazza di tendenza” (quello che indossa lei oggi, a Londra diventerà un must tra una decina di anni), poi come “maestra di vita ed esperienza” (è celebre - e presente in ogni testo universitario che si rispetti - la sua massima “L’amore non esiste, l’amicizia non esiste: esistono solo conoscenze, anzi, simpatie”) sino a diventare la “regina indiscussa delle situazioni imbarazzanti” (tra le altre, ricordo la volta in cui, mentre stava fumando una sigaretta in macchina sotto casa, i carabinieri le chiesero di mostrare i documenti).

Date simili premesse, ritengo doveroso utilizzare questo piccolo spazio virtuale per fare gli Auguri a quella che per me non è solamente un’amica, ma anche una Guru, una specie di “sorella di fatto” e la principale fonte delle mie risate e del mio buon umore.

E allora, TANTI TUGURI (come dici te), IRRAGGIUNGIBILE VEROS!